Una volta una persona venne da un monaco e chiese: “Voglio trovare Dio e non so come.” Il monaco rispose: “Non è difficile. Ami Dio?”
L’uomo scosse la testa: “Amare Dio … Non posso davvero dirlo.”
Il monaco chiese gentilmente: “Bene, se non ami Dio, però desideri ardentemente di amarlo?”
L’uomo pensò ancora per un po’ e poi spiegò: “A volte sento il desiderio, ma il più delle volte ho così tanto da fare che questo desiderio scompare nella vita di tutti i giorni.”
Il monaco non mollò: “Se non senti il desiderio di amare Dio così chiaramente, desideri ardentemente avere questo desiderio di amare Dio?”

Allora il volto dell’uomo si illuminò e disse: “È esattamente quello che sento.” Quindi il monaco sorrise: “È abbastanza. Sei sulla via giusta.”

La Settimana Santa è una settimana di raccoglimento. Nelle diverse tradizioni dell’ecumenismo cristiano, serve come preparazione per la festa con il messaggio principale: Dio non è un Dio dei morti, ma dei vivi.
Ancora e ancora nelle discussioni con gli studenti e le studentesse, ho visti chiedersi cosa fosse, la fede. E come potrebbero arrivarci. Cosa avrebbero dovuto fare perchè Dio diventasse percepibile a loro.

Mi piace andare al monastero. Ho vissuto molto mesi insieme a una comunità evangelica sul lago di Neuchàtel / Svizzera. Se mi è possibile, una volta all’anno sto lì per una settimana. Il fatto che ci vada di solito si annuncia con un aumento del desiderio. Non riesco a definirlo esattamente. Mi attira e basta. Quando poi entro nella grande cappella,
che è un ex pagliaio con vetri colorati, sento spesso che il mio desiderio ha un posto qui. Da quasi il sentore di “arrivare”. Non potrei dire di aver trovato Dio ora. Il desiderio di
profondità della mia anima ha semplicemente trovato una porta aperta per un tempo indeterminato.

Vi incoraggio a perseguire il desiderio e vi auguro una Settimana Santa benedetta.

Pastora Annette Herrmann-Winter